L'inatteso benvenuto. L'ospitalità dei richiedenti asilo a Modena nel 2015

Il percorso formativo "L'inatteso benvenuto. L'ospitalità dei richiedenti asilo a Modena nel 2015" è stato organizzato a Modena nel mese di marzo 2016, con l'obiettivo di attivare sul territorio una prima conoscenza del progetto WelcHome e dei valori che lo ispirano, per approfondire le competenze delle famiglie interessate ad accogliere e ospitare questi “inattesi benvenuti”.

Che cosa significa "ospitalità"?
L'ospitalità è più che un semplice accogliere, fare spazio, lasciar entrare.
Ospitare è dare all'altro la connotazione della persona familiare: tu sei uno di noi, ancor prima di conoscerci a fondo.
Ospitare è dare fiducia: non estranei, ma concittadini.
Ospitare è donare tempo, il proprio tempo, di cui è intessuta la nostra identità personale e sociale.

Modena è per tradizione una città ospitale: basterebbe pensare ai tanti percorsi di integrazione e di solidarietà attivati da quando i flussi migratori hanno trasformato la nostra città, sin dal secondo dopoguerra. La via Emilia e la via Giardini, la ferrovia sono anche oggi le direttrici di questa storia di ospitalità, che attraversa il cuore della nostra città.
Ospitare significa radicarsi gli uni nella storia degli altri, attraverso incontri non episodici, che richiedono la fatica del sostare, del comprendere, del donare tempo e spazio. Formare intrecci tra le differenti comunità di provenienza. Creare zone in cui i valori sono comuni, le culture si scoprono sorelle e le persone si prendono cura le une delle altre. Non è un caso che nella nostra lingua chi ospita e chi è ospitato si dica con la stessa parola, che sa tanto di reciprocità: ospite.
Il progetto WelcHome è una possibilità di attivare questa reciprocità benefica per chi la vive in prima persona e diffonderla a tutta la città, come sentimento di fiducia e segnale di di speranza. Costruire piccole esperienze di pace e di convivenza fraterna: fare famiglia, per imparare a superare i conflitti piccoli e grandi e a guardare oltre: all'umanità che c'è in noi e negli altri.

WelcHome è un progetto pilota, che vuole dare una casa al nostro desiderio di essere ospitali con chi, profugo, fugge dalla guerra e dalla fame e offrire una famiglia a persone richiedenti asilo che sono presenti anche nel nostro territorio.
Ma come ospitare in modo autentico e competente persone che portano con sé grandi traumi, legati alle violenze che hanno subito e alla desolazione per la sorte del proprio popolo?
Come vivere serenamente rapporti di prossimità stretta, ospitando nella propria casa persone che non conosciamo ancora e di cui i mass-media ci stanno raccontando la storia dolorosa?