FAQ

Per quanto tempo possono rimanere in famiglia i ragazzi?

Il progetto Welchome prevede una durata minima di sei mesi, rinnovabili sulla base delle esigenze e della volontà dell’ospite e dell’ospitante.

Dove vanno dopo l'esperienza in famiglia?

I ragazzi che concludono un’esperienza in famiglia in genere sono maggiorenni, inseriti nel mondo del lavoro: possono quindi essere accompagnati verso una vita autonoma, affittando per esempio una stanza in un appartamento condiviso con altri ragazzi.
Anche in questa fase di chiusura e separazione sia la famiglia che il ragazzo ricevono il supporto dei professionisti del progetto Welchome.

Come vengono selezionate le famiglie?

Le famiglie vengono selezionate attraverso una serie di colloqui, condotti da un’assistente sociale e una psicologa, finalizzati a conoscere le caratteristiche del nucleo o del singolo e a fornire un’adeguata formazione rispetto al tema dei minori stranieri non accompagnati.

Posso scegliere il ragazzo che vorrei ospitare?

L’abbinamento viene effettuato dall’equipe formata da assistente sociale e psicologa, tenendo conto di tutte le caratteristiche e le esigenze della famiglia e del ragazzo, apprese durante i colloqui preliminari. Non è possibile fare una scelta, ma si prenderanno comunque in considerazione tutti gli elementi emersi nella fase di conoscenza.

 

Con che criterio mi viene affidato il ragazzo?

L’abbinamento viene effettuato dall’equipe formata da assistente sociale e psicologa, tenendo conto di tutte le caratteristiche e le esigenze della famiglia e del ragazzo, apprese durante i colloqui preliminari

Se non mi trovo bene, posso lasciare in anticipo il progetto?

Come in ogni relazione può succede che qualcosa non funzioni come avremmo sperato, è dunque possibile interrompere il progetto prima delle scadenze stabilite. L’assistente sociale e la psicologa sono però a disposizione per attivare un supporto maggiore e una mediazione qualora insorgessero conflitti e incomprensioni.

 

In cosa devo sostenere il ragazzo?

Gli ambiti in cui i ragazzi possono avere bisogno di aiuto sono l’apprendimento della lingua italiana, l’aiuto con la scuola, con i documenti, nella realizzazione di un curriculum e nella conseguente ricerca di un lavoro, nello studio per la patente.. Ma più di tutto sono ragazzi che possono beneficiare di una relazione positiva e di fiducia.

Devo avere un certo reddito - la mia famiglia viene valutata anche a seconda del reddito familiare?

No, il reddito non è una discriminante. Per le esigenze del ragazzo il Comune eroga un contributo economico alle famiglie aderenti al progetto.

È possibile prolungare/accorciare il periodo di ospitalità?

I tempi del progetto vengono sempre decisi insieme, in base alla valutazione del percorso e delle esigenze della famiglia e dell’ospite.

La casa che ospita il ragazzo deve avere determinate caratteristiche?

La casa che ospita il ragazzo non deve avere caratteristiche particolari, ma è preferibile la presenza di una stanza per l’ospite, che possa essere soltanto sua.

Che cosa fanno i ragazzi durante il giorno?

I ragazzi frequentanto la scuola di italiano, il CPIA, che offre corsi di diverso livello, oltre al corso per il conseguimento della terza media e alcuni percorsi laboratoriali. La maggior parte dei ragazzi sono già inseriti anche in un percorso scolastico o di formazione professionale. Altri possono svolgere tirocini o essere alla ricerca di un lavoro. Alcuni sono inseriti in società sportive o in percorsi di volontariato. Spesso si incontrano con i loro amici e trascorrono molto tempo al cellulare, nella ricerca spesso di un contatto con le loro famiglie e i loro amici del paese di provenienza.

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