Presentazione sito web e progetto WelcHome all'Istituto Fermi

NEW

Chi sono i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA)?
Sono ragazzi come noi. Minorenni, stranieri, senza cittadinanza italiana né di qualsiasi Stato appartenente all’Unione Europea, non hanno genitori o adulti/parenti che possono occuparsi di loro ed hanno un bagaglio di vita pesante alle spalle. A Modena, dal 2016, 20 famiglie accolgono o hanno accolto 21 dei MSNA1 presenti sul territorio della città e della provincia grazie alla presenza del progetto di accoglienza “WelcHome”: 9 progetti sono terminati, 12 sono ancora attivi (di cui uno a part time). Il progetto è ideato e sviluppato dal Comune di Modena – Assessorato alla Coesione Sociale, Sanità, Welfare, Integrazione e Cittadinanza – con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e di numerose associazioni di volontariato del territorio.
Ci sono Mohamed e Don Paolo, Aziza e Outmane, Pierina, Edoardo e Hadi, Corrado e Afnan, Emanuela, Gias e Raffaele, Gianluigi, Alessia, Martino e Adam, Francesco, Linda, Aqeel e Taimur, Fabrizio, Rachele e Nelly, e poi ancora Daniele, Lucia, Cecilia, Simone e Mohamed, Grazia, Anita, Sara, Luce, Katerina e Fausto. Sono solo alcune delle “famiglie WelcHome”, sono solo alcune delle storie raccontate all’interno del nuovo sito web presentato ufficialmente venerdì 29 marzo a Modena all’interno dell’aula magna dell’Istituto Industriale E.Fermi, di fronte ad una platea composta da una settantina di studenti delle classi terze.
La presentazione è solo la prima del percorso di presentazione del progetto che proseguirà nei prossimi mesi all’interno di altri istituti scolastici della città di Modena e della provincia. L’obiettivo? Favorire lo sviluppo di un nuovo modello di accoglienza e sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica, i giovani in primis, rispetto al tema dell’accoglienza e dei migranti. Sul sito internet, oltre alla presentazione del progetto, dei dati relativi alla presenza di MSNA sul territorio e di alcune delle storie WelcHome, è infatti possibile scoprire le modalità attraverso le quali accogliere presso la famiglia un minore straniero non accompagnato o attraverso le quali mettere a disposizione un po’ del proprio tempo a titolo di volontariato per promuovere questo nuovo modello di accoglienza e favorire così l’inclusione sociale di questi giovani ragazzi, aiutandoli nel loro percorso verso la piena autonomia.
Dopo i saluti del dirigente scolastico prof. Paolo Pergreffi, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Paolo Cavicchioli e dell’assessora al Welfare di Modena Giuliana Urbelli, gli studenti hanno ascoltato la storia di Ashan, attore e migrante pakistano, che attraverso un’emozionante narrazione teatrale ha condotto i giovani alla scoperta del progetto e delle principali caratteristiche che lo contraddistinguono. Ahsan è partito dal Pakistan a soli 14 anni e ha percorso un lunghissimo e rocambolesco viaggio – ricco di difficoltà e paure – per arrivare a Modena: “E’ stata la cosa giusta da fare – dice Ashan – qui ho avuto molta comprensione, sono stato accolto e ho capito che ne era valsa la pena. Quando qualcuno si preoccupa per te, ti senti importante. In comunità ho iniziato a studiare la lingua italiana, questo mi ha aiutato a conoscere meglio il luogo dove stavo e a fare amicizie molto belle. All’interno della struttura si è formato un gruppo di amici che ha deciso di fare teatro e in effetti abbiamo realizzato diversi spettacoli dedicati al viaggio”. A seguire le testimonianze di alcune famiglie che hanno accolto MSNA. “Mi sono chiesto che cosa potessi fare, osservando alla tv la situazione degli sbarchi – aggiunge Corrado, “papà” single” di Afnan, pakistano, che da tre anni vive con lui. “Il mio primo problema è stato proprio quello di riconoscermi come “famiglia”, ancor più come famiglia in grado di ospitare un minore, seppur adolescente. Oggi ho fiducia che anche grazie a questo nostro breve viaggio il futuro gli apparirà meno incerto e lo saprà affrontare con più coraggio. L'idea di aver contribuito a ciò sarà per me la più grande e impagabile ricompensa di questa mia “follia”!. “E’ stata una mattinata arricchente dal punto di vista umano – sottolinea Giulia, studentessa del Fermi – per conoscere realtà che a scuola non hai l’occasione di incontrare, e nemmeno di leggere sui giornali”. “Ci portiamo a casa un’esperienza insolita e del tutto formativa, potersi interfacciare direttamente con qualcuno che è riuscito a compiere un viaggio molto lungo e duro per poi ambientarsi, facendo vedere come questa accoglienza funziona, è davvero formativo” conclude Giuseppe, studente del Fermi.
Contestualmente alla presentazione, presso l’Istituto Fermi è stata allestita una piccola esposizione fotografica che racconta il progetto del Comune di Modena attraverso alcune suggestive immagini e racconti di chi sta vivendo questa esperienza di accoglienza.

Il progetto WelcHome è promosso dal

con il contributo della

e in collaborazione con

Il presente sito web è stato realizzato grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena

e rientra tra le azioni del progetto Welchome 2.0 promosso dalle associazioni della rete.
(Clicca qui per vedere l'elenco delle associazioni)